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Esercitazione antiterrorismo, allarme bomba su Jolly Palladio
Nello stretto di Hormuz interviene la Marina
09 novembre, 18:51 (ANSA) - GENOVA, 09 NOV - Esercitazione congiunta
antiterrorismo fra la Marina Militare italiana e la Marina
Mercantile nello Stretto di Hormuz. Protagonisti, il
pattugliatore polivalente d'altura Thaon di Revel e la
portacontainer ro-ro Jolly Palladio della Ignazio Messina che
hanno simulato un allarme bomba sulla nave della compagnia
genovese, in una delle aree più sensibili del traffico
marittimo, nello stretto che connette il Golfo di Oman con il
Golfo Persico. Si è trattato di una vera e propria simulazione
di un attacco terroristico all'unità della compagnia genovese,
battente bandiera italiana, con le conseguenti reazioni della
nave militare. "Una volta ricevuto l'allarme lanciato dal
mercantile circa la possibile presenza a bordo di un ordigno
esplosivo, un team di militari specializzati è stato preparato e
trasportato, tramite l'elicottero in dotazione a nave Thaon de
Revel, sul ponte della Jolly Palladio dove ha messo in atto le
procedure di ricerca dell'ordigno. Al termine dell'attività è
stato dato il segnale di cessato allarme, che ha consentito alla
portacontainer ro-ro di riprendere regolarmente la navigazione".
L'operazione si è svolta in collaborazione fra la Marina Militare, la compagnia Ignazio Messina e Assarmatori. "Come accade per le esercitazioni antipirateria, anche quelle antiterrorismo rivestono una fondamentale importanza nel quadro delle azioni coordinate di tutela degli equipaggi delle navi italiane e del carico sulle rotte a maggior rischio potenziale - sottolinea Assarmatori - e anche in questa occasione ha trovato conferma l'elevato livello di coordinamento ormai raggiunto".
(ANSA).
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L'operazione si è svolta in collaborazione fra la Marina Militare, la compagnia Ignazio Messina e Assarmatori. "Come accade per le esercitazioni antipirateria, anche quelle antiterrorismo rivestono una fondamentale importanza nel quadro delle azioni coordinate di tutela degli equipaggi delle navi italiane e del carico sulle rotte a maggior rischio potenziale - sottolinea Assarmatori - e anche in questa occasione ha trovato conferma l'elevato livello di coordinamento ormai raggiunto".
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