(ANSA) - CALTANISSETTA, 19 GEN - Sono 110 i pazienti affetti
da Covid-19 trattati con i farmaci monoclonali nel reparto di
malattie Infettive dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, con
un tasso di guarigione del 90%. Il restante 10% dei pazienti ha
avuto necessità di ricovero ma nessuno è deceduto. Non tutti
possono accedere al trattamento, visto che i criteri sono
rigidamente stabiliti da Aifa. "Insieme a me - spiega il
direttore dell'unità operativa complessa di malattie infettive
del Sant'Elia, Giovanni Mazzola - sono autorizzati sulla
piattaforma Aifa a somministrare i farmaci monoclonali i medici
Giuseppe Sportato e Maurizia Lomonaco. Questi farmaci hanno
un'azione antivirale per cui vanno somministrati precocemente e
cioè nella prima fase della malattia, non oltre i 10 giorni
dall'esordio dei sintomi. I pazienti devono essere selezionati
utilizzando dei criteri, stabiliti da Aifa, che raccomandano la
terapia in malati con alto rischio di progressione verso la
ospedalizzazione, la terapia intensiva e la morte e cioè
pazienti con più di 65 anni o con comorbidità importanti. Questi
farmaci - continua il primario - possono essere dati senza
particolari limiti di utilizzo, in quanto non vi sono
interazioni con altri farmaci, e sono compatibili con tutte le
eventuali patologie coesistenti, come per esempio insufficienza
renale, compresi i dializzati, malattie del fegato e
dell'apparato cardiovascolare".
Il primario spiega che "la selezione del paziente domiciliare
viene effettuata dal medico di famiglia o dai medici dell'Usca o
da qualsiasi medico che segnala su un'apposita scheda la
necessità di effettuare i monoclonali alla struttura
autorizzata, cioè l'unità operativa complessa di malattie
infettive del Sant'Elia; qualora i criteri corrispondano i
medici delle malattie infettive autorizzati faranno la
prescrizione della terapia sulla piattaforma Aifa". Il farmaco è
reperito dal farmacista del Sant'Elia tramite la farmacia hub
del Cervello di Palermo e quando scatta l'iter entro la
giornata, o al massimo l'indomani, il paziente viene condotto
con ambulanza del 118 in reparto dove viene effettuata la
somministrazione dei farmaci e, dopo un' osservazione di due
ore, viene dimesso.
"Nell'arco della breve permanenza in ospedale vengono effettuati
esami ematochimici ed Ecg di controllo. L'efficacia del farmaco
- conclude Mazzola - è molto rapida e talvolta si osserva un
miglioramento clinico sorprendente. Purtroppo l'aspetto negativo
è che attualmente sono finite le scorte dell'anticorpo
monoclonale più efficace contro la variante Omicron: il
sotromivab". Ma c'è anche una novità positiva: "La Simit nelle
prossime settimane - aggiunge Giovanni Mazzola - emanerà linee
guida per i trattamenti antivirali tra cui il nuovo antivirale
molnupinavir e il promettente antivirale della Pfizer Paxlovid
che ha riportato negli studi clinici un'efficacia nel prevenire
l'ospedalizzazione del 90% circa". (ANSA).
Covid: a Caltanissetta 110 pazienti trattati con monoclonali
Primario infettive Sant'Elia, finite scorte sotromivab
