(ANSA) - TRENTO, 03 MAR - Con un presidio davanti
all'ospedale di Rovereto è ripartita oggi la protesta delle
lavoratrici delle pulizie. Le addette, 3.000 in Trentino di cui
circa la metà impegnate nei servizi di sanificazione delle
strutture ospedaliere e delle Rsa, hanno manifestato per
sostenere la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale,
scaduto da otto anni, ma soprattutto per sollecitare la
Provincia sui vaccini.
Queste addette, pur lavorando in condizioni di rischio in
ambiente sanitario non sono state incluse tra le categorie con
priorità, sottolinea la Cgil.
Intanto, dopo 9 mesi, le addette alle pulizie negli ospedali
hanno ottenuto il bonus Covid di 300 euro. "Un risultato frutto
della determinazione e delle lotte delle lavoratrici - affermano
Paola Bassetti della Filcams e Francesca Vespa della Fisascat -
e senza la loro mobilitazione il premio sarebbe rimasto solo un
miraggio. La Provincia, infatti, ne aveva vincolato l'erogazione
al fatto che le aziende appaltatrici si facessero carico del 50
per cento dell'importo. Una scelta iniqua che differenzia tra
lavoratori". E sui vaccini i sindacati rilanciano. "Piazza Dante
- affermano le sindacaliste - ad oggi è rimasta sostanzialmente
immobile, ignorando le richieste e le preoccupazioni delle
addette impegnate ormai da un anno in prima linea contro la
pandemia. Tra le lavoratrici, soprattutto quelle impegnate negli
ospedali e nelle case di riposo, c'è delusione ed
esasperazione". "L'assessorato alla Salute non ha mai risposto
alla richiesta di inserire anche la loro categorie tra quelle
che possono vaccinarsi con priorità. Così vengono trattate come
personale di serie B". (ANSA).
Addette pulizie protestano davanti a ospedale Rovereto
Per vaccini e rinnovo del contratto nazionale
