Siria: Acs, 124 interventi di sostegno
Aumentate le donazioni per profughi costretti a lasciare Paese
(ANSA) - ROMA, 10 APR - Mentre proseguono gli scontri a
Goutha e Afrin, continua e si rafforza in questi giorni l'opera
di Aiuto alla Chiesa che Soffre a favore dei cristiani siriani.
La Fondazione pontificia ha attualmente all'attivo 124
interventi. In questi giorni, stante l'accentuarsi della crisi
siriana, Acs ha incrementato il suo sostegno alla "Tavola di San
Giovanni il Misericordioso", una mensa gestita dalla Chiesa
melchita che a Zahle, in Libano, offre cibo a circa mille
profughi siriani al giorno. "Il progetto ha avuto inizio nel
dicembre 2015 con 500 pasti caldi, - spiega il direttore di Acs,
Alessandro Monteduro - ma il numero dei rifugiati cristiani
provenienti dalla Siria è andato via via ad aumentare ed oggi le
esigenze sono più che raddoppiate". In questi anni di guerra,
migliaia di fedeli siriani hanno trovato rifugio a Zahleh, a
maggioranza cristiana ad est di Beirut, in attesa di poter
tornare nel loro Paese.
Sono le diocesi locali ad indicare le loro priorità: dalla
'Zuppa solidale' offerta dal convento Ibrahim Al Khalil di
Damasco ai pacchi viveri per centinaia di famiglie cristiane a
Lattakia, dall'elettricità per le famiglie cristiane rimaste ad
Aleppo agli aiuti per l'educazione e l'assistenza sanitaria per
i cristiani rifugiatisi a Marmarita, nella cosiddetta Valle dei
Cristiani, al combustibile fornito alle famiglie di Nebek, a
metà strada tra Damasco ed Homs.(ANSA).
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